Arrosticini abruzzesi: una vera goduria per il palato
Arrosticini abruzzesi
Gli arrosticini abruzzesi rappresentano uno dei piatti più tipici dell’Abruzzo. Si tratta di spiedini a base di carne tipicamente di pecora, mentre in passato si usava anche il castrato. Per quanto concerne le origini, sarebbero stati i pastori della zona fra le valli ed i monti del Gran Sasso ad “inventare” l’arrosticino, tagliando la carne di pecora a cubetti alternati da pezzettini di grasso per rendere il sapore più vario e gustoso. Economici, veloci da preparare e gustosissimi. Per questo stanno entrando sempre più nel mondo dello street food. Gli arrosticini vengono realizzati in due modi. Abbiamo:
- la produzione in serie;
- la produzione manuale.
La produzione in serie prevede l’utilizzo di un macchinario per arrosticini che taglia la carne in automatico in cubetti di 1 cm, dal peso di circa 20 grammi ciascuno. La produzione moderna ora utilizza macchine in grado di produrne fino a 500 alla volta, ma l’uniformità e l’aspetto rimangono fedeli alla creazione originale. Nella produzione manuale invece, la carne viene tagliata a mano con un coltello, quindi la forma non è regolare come nel caso della produzione in serie, ma al contrario presenta delle irregolarità. Ma è proprio la lavorazione manuale che risulta essere quella più pregiata poiché vengono selezionate le parti più gustose e nobili della pecora. Ciò che più contraddistingue gli arrosticini originali sono: la qualità della carne di pecora, il grasso della carne, e la tecnica di cottura attraverso uno speciale braciere chiamato fornacella. La fornacella, la cui forma ricorda da vicino una grondaia, è una brace lunga in cui si appoggiano gli arrosticini in fila: questo è il metodo di cottura perfetto, ma naturalmente è possibile scegliere una semplice griglia o anche il forno. Se si desidera renderli ancora più profumati è possibile disporre sopra il carbone erbe aromatiche, oppure servire gli spiedini con del peperoncino tritato sopra o con un ramo di rosmarino.